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Eura e la maschera veneziana

di Alessandro Bresolin

illustrazioni di Tiziana Longo

Mesogea ragazzi, novembre 2016

Eura e suo padre vagano per Venezia in una fredda giornata di gennaio. E' il suo compleanno, e sono alla ricerca di un negozio di maschere: Eura vuole colorarne una tutta sua. Trovata la bottega giusta, s'innamora di una maschera che però non può toccare ...

Indossandola entra in un mondo magico dove affronterà le ire del Leone Panta, che comanda e dirige la commedia: Viene così rinchiusa nel “Regno di sotto”. 

Ne uscirà affrontando un'avventura picaresca e fantastica in cui Eura conoscerà nuovi amici: Arlecchino, Colombina Bepi il barcaiolo, il gabbiano Giacomo, l'alchimista Marmugnà e tanti altri.

I caratteri tradizionali della commedia dell'arte vengono ripresi nella loro essenza partendo dall'idea che nella contemporaneità quei personaggi, quei caratteri (Arlecchino, Pantalone, Colombina, Zanni, la Bauta...) esistono ancora, vivono tra noi, siamo noi, solamente collocati in altri contesti.

CAMUS. L'UNIONE DELLE DIVERSITA'

edizioni Spartaco, 2013

«Ci è sembrato che non potessimo fare di più che costituire, al di sopra delle frontiere, isolotti di resistenza dove tenteremo di mantenere, a disposizione di quelli che verranno, i valori che restituiscono un senso alla vita».

Albert Camus è stato uno degli autori più significativi e originali del Novecento. Celebre soprattutto per i romanzi (Lo straniero, La peste, La caduta) e le pièce teatrali (Caligola, Il malinteso, I giusti), venne a lungo dimenticato in quanto intellettuale critico e militante senza partito. Solo ora che la sua figura è pienamente uscita dal cono d’ombra nel quale era stata relegata, quella della polemica con Sartre, i saggi e gli interventi politici di Camus, letti senza le lenti delle ideologie, vengono valutati per ciò che realmente esprimono. Le sue prese di posizione di sinistra libertaria, nel contesto di una guerra fredda dominata dalla logica del «con me o contro di me», caddero nel vuoto, bollate come inattuali. «Lui è andato avanti da solo e a volto scoperto» dice la figlia Catherine. E oggi sono proprio la coerenza e la sincerità di certe posizioni, sul franchismo, sulla politica sovietica e il comunismo, sulla questione algerina o sul federalismo europeo, a fornirci solidi strumenti per leggere in modo inedito il nostro passato prossimo e per interpretare e affrontare il nostro presente. Camus. L’unione delle diversità è un saggio che segue il filo del pensiero di Camus e non semplicemente la cronologia dei fatti che segnarono la sua breve ma intensa vita.

Albert Camus, scrittore, giornalista, autore e regista teatrale, nacque a Mondovi (Algeria) nel 1913 e morì in un incidente stradale in Francia nel 1960. Nel 1957 gli venne attribuito il premio Nobel per la letteratura. La sua opera, che parte dal tema esistenziale dell’assurdo, si sviluppa in romazi (Lo straniero, 1942; La peste, 1947; La caduta, 1956), pièce teatrali (Il malinteso, 1944; Caligola, 1944; Lo Stato d’assedio, 1948; I giusti, 1950) e saggi (Il rovescio e il diritto, 1937; Noces, 1939; Il mito di Sisifo, 1942; Actuelles i, 1950; L’uomo in rivolta, 1951; Actuelles ii, 1953; Actuelles iii, 1958). Da giornalista collaborò con “Alger républicain”, “Le Soir républicain”, “Combat” (organo del movimento della Resistenza francese in cui militava), “L’Express”, e con numerose riviste libertarie come “Le Libertaire”, “La Révolution prolétarienne”, “Témoins”. Nella borsa che aveva con sé quando morì, venne ritrovato il manoscritto del romanzo incompiuto Il primo uomo, pubblicato postumo nel 1994.

Gesti Convulsi

sul palco e nella vita 

edizioni Spartaco, 2013

Una immaginaria band punk-new wave degli anni Ottanta è il filo rosso che unisce le storie di cinque ragazzi. Che ne è stato di loro? Come se la passano oggi?

Amore e gelosia, ricchezza e vuoti interiori, grandi aspirazioni e bieche vendette: cinque vite racchiuse in altrettanti racconti neri che rappresentano un’intera generazione e una società nel suo complesso. Sullo sfondo, un variegato comprensorio padano veneto-lombardo: una città con il suo bel centro storico, circondata da vallate e paesi di montagna, ma anche dalla periferia diffusa della pianura.

È in questo scenario che si muovono Denis, e la sua «notte bianca» a vegliare il padre defunto; Gianni, che perde la testa dietro lo schermo di un pc e la gonna di una donna; Cristian, scultore talentuoso, che mantiene la sua arte vendendo funghi allucinogeni; Federico, diviso tra amore e conformismo; Ilario, ricco ciclista dopato figlio di papà, vittima di un ricatto. 

E se il «no future» fosse diventato il loro futuro? Ma la vita riserva svolte inaspettate.

LA CIRROSI APATICA

Zona edizioni, 2008

[fuori commercio]

Mattia fa il postino precario in una ricca città del Veneto. Abita con due amici in un chiassoso condominio di immigrati, con i quali s'è instaurato un rapporto giocoso e familiare.

Un giorno però uno di loro, Nadir, viene trovato morto, strangolato. L'intreccio inquietante che c'è sotto il delitto coinvolge indistintamente tutti gli attori della storia, fino a metterli di fronte a questioni via via sempre più grandi e complesse. Quali meccanismi governano la realtà in cui vivono, cosa c'è dietro quel "modello di sviluppo"?

Un noir senza sceriffi né eroi.

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